Il boccone che unisce due mani.
3 Aprile – Martedì Santo
Dal Vangelo secondo Giovanni(13,31-33.36-38)
Annuncio del tradimento di Giuda
Dette queste cose, Gesù fu profondamente turbato e dichiarò:
«In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I disce-
poli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlas-
se. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava
a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di in-
formarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul
petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È co-
lui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il
boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota.
Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque
Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei com-
mensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pen-
savano che, poiché Giuda teneva la cassa , Gesù gli avesse det-
to: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che do-
vesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subi-
to uscì. Ed era notte .
L’addio
Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato
glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glori-
ficato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorifi-
cherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi
cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi:
dove vado io, voi non potete venire. Vi do un comandamento
nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi,
così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapran-
no che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».
Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai ?». Gli rispose
Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi se-
guirai più tardi». Pietro disse : «Signore, perché non pos-
so seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù : «Da-
ai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non can-
terà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte.
Uno di voi mi tradirà…Non canterà il gallo, prima
che tu non m’abbia rinnegato tre volte. Gesù sta a
mensa con i discepoli nella notte in cui dona tutto se ste-
so. Profondamente commosso, egli annunzia che uno di
essi lo tradirà, e al discepolo prediletto ne confida il
nome.
A Giuda il traditore, l’infinita delicatezza di Gesù si ma-
nifesta nel boccone intinto nel piatto: segno dell’onore e
del riguardo. L’ultima provocazione dell’amore. Un gesto
eucaristico! Ma la risposta è inquietante e disarmante:
« Giuda, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte». La
notte della menzogna, della solitudine, del male. La not-
te è dentro il cuore di Giuda. E’ buio, e la luce non rie-
sce a graffiare la sua fragilità, la sua paura, il suo calco-
lo. E’ notte e tutto appare così strano, diverso, cambiato,
difficile! Anche noi, come gli apostoli, guardiamo gli altri,
ci chiediamo chi è il traditore. E non abbiamo il coraggio
di guardare nel nostro cuore!
IL BOCCONE CHE UNISCE
DUE MANI
Grazie, Signore Gesù,
perché tu non mi imponi nulla.
Fa’ che non abbia mai a tradire
la fiducia senza limiti che poni su di me.
E se nei miei tradimenti le mie mani tremeranno,
so che tu le stringerai tra le tue.
Fa’ che le mie mani
siano generose dispensatrici di carezze
e abili artigiane di bontà.
Rendile capaci di affrontare il dolore e i sacrifici.
Proteggile sempre dalla tentazione del potere
e purificale con le lacrime.
Signore Gesù, ti prego:
fa’ che in ogni mio gesto ci siano
le impronte del tuo Amore,
perché le mie mani sono le tue.
E tu trasformale in strumenti di pace! Amen.