CONTRO CORRENTE.
30 Marzo – Venerdì
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv.10,31-42)
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidarlo. Gesù
disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del
Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei:
«Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia :
perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». Disse loro Gesù: «Non è
forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi? Ora, se
essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio
– e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha
consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché
ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre
mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me,
credete alle opere , perché sappiate e conosciate che il Padre è in
me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo ,
ma egli sfuggì dalle loro mani.
Gesù si ritira al di là del Giordano
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove
prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e
dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello
che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti cre-
dettero in lui.
Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggi dalle loro mani.
Riconoscendo Gesù come Messia, i Giudei avrebbero dovu-
to riconoscere e accettare anche il suo insegnamento. In-
vece lo rifiutano con ostinazione, anzi intendono lapidarlo
come bestemmiatore: si era fatto apertamente Figlio di Dio.
Tuttavia molti riconoscono nei miracoli compiuti da Gesù
la realizzazione delle parole del Battista.
CONTRO CORRENTE
Stai al mio fianco, Figlio di Dio,
come prode valoroso mentre anche qualche amico
sembra attendere una caduta lasciandomi
vacillare nell’inganno per prevalere e lapidarmi.
Ma di fronte ai malfattori che aspettano la rovina
e talora si annoverano proprio tra i vicini,
alle tue mani premurose continuo
ad affidare la mia causa…
e il tuo Nome farò, controcorrente. Amen.