DESIDERIO DI GUARIGIONE.
20 Marzo – Martedì
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv. 5,1-16)
Guarigione di un infermo alla piscina di Betzatà
Dopo questi fatti, ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a
Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore,
vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici,
sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi
e paralitici. [ ] Si trovava lì un uomo che da trentotto anni
era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da
molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose
il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella
piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi,
un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati , prendi
la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese
la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato . Dissero dunque i Giudei all’uomo
che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua
barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto:
“Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora:
«Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui
che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allon-
tanato perché vi era folla in quel luogo. Poco dopo Gesù lo trovò
nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché
non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì
ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei persegui-
tavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato .
All’istante quell ’uomo guarì.
Il miracolo compiuto da Gesù in giorno di sabato presso la piscina di Betzatà di Gerusalemme è
una guarigione ma è anche un giudizio. Il Salvatore vede in questo caso, a differenza di altri, un
legame stretto tra l’infermità del malato il peccato: « Non peccare più, perché non ti accada qual-
cosa di peggio » (v.14).
« Vuoi guarire ?» E’ la domanda provocante di Gesù al paralitico seduto accanto ad una piscina
presso la Porta delle pecore. Voler guarire non è solo desiderare di essere liberati da una sofferenza,
sollevati da un peso, sciolti da un dolere. Voler guarire, per Gesù, è desiderare una via in cui sei
comunque tu a camminare. Gesù ci chiede: sei disposto a voler vivere, e a vivere in un modo nuovo?
Al paralitico guarito, Gesù ordina di portare con sé il suo lettuccio. Guarire non è semplicemente
fuggire dal dolore. « Vuoi guarire ?» No, da solo non puoi guarire. Solo Gesù ti può guarire. Ma solo tu
puoi voler guarire, voler vivere. Gesù non lo fa al tuo posto. Perché è la tua vita. « Vuoi guarire?». Sì,
lo voglio!
DESIDERIIO DI GUARIGIONE
Signore Gesù, vieni a cercare anche me, avvicinati a me.
Vorrei anch’io poter sentire la tua voce che mi dice : « Vuoi guarire ?».
Vieni a immergermi, Signore Gesù,
nel profondo abisso del tuo amore che, dal tuo cuore aperto, come fiume
scaturisce e scorre, inesauribile e possente, attraversando e rinnovando la mia vita.
Scioglimi dal peccato che mi paralizza in una esistenza priva di senso.
Fa’ che io possa camminare alla tua presenza e correre incontro ad ogni uomo
annunciando che in te tutti possono ritrovare la vita. Amen.