Non giudicare, sii misericordioso nel giudizio.
JMJ MADRID – Lunedì 20 Giugno 2011
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Aiutami oggi, Signore ad ascoltare davvero la tua Parola e ad accettare anche ciò che
di difficile mi dirai.
Dal Vangelo secondo Matteo (7,1-5)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come diraial tuo fratello: “ lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
COMMENTO
L’uomo è per natura portato a giudicare l’altro; ecco perché Gesù usa un imperativo:
« Non giudicate». Ogni volta che vediamo qualcuno siamo portati a giudicare in base
ai nostri preconcetti, in base, a volte, a quello che sentiamo su di lui. Siamo portati a
usare un « setaccio » nel nostro modo di vedere la gente, un setaccio che trattiene le
cose negative e lascia cadere quelle positive.
Il giudizio che noi usiamo fa sì che innalziamo un muro invisibile con l’altro, senza
che ce ne accorgiamo. Il giudizio dunque impedisce la comunione con il fratello; e la
stessa Scrittura a ricordarcelo: « Chi sei tu che giudichi tuo fratello?».
Solo « Dio può giudicare». Il giudizio è riservato a Dio e se io giudico mi faccio dio
e non più fratello con l’altro. Giudicare mi porta a rompere quella figliolanza che Dio ha
instaurato.
Io posso giudicare solo le situazioni e mai il fratello. Il Vangelo ci invita inoltre a to-
gliere la trave dal nostro occhio prima di togliere la pagliuzza dall’occhio dell’altro.
Questo significa che ogni volta che sto per esprimere un giudizio devo fare prima un
serio esame di coscienza sulla mia vita, al fine di fare una correzione fraterna e mai
nn giudizio.
PREGHIERA
Una famosa canzone dice:
« Nessuno mi può giudicare, nemmeno tu…».
Signore, quante volte ripeto queste parole
perché mi sento attaccato e giudicato dagli altri.
A volte sono io che giudico e spesso giudico non solo il fatto,
ma anche la persona che lo ha compiuto.
Tu solo giudicherai il mio agire,
tu solo potrai dire il bene e il male che ho commesso.
Aiutami a non sostituirmi a te, a non arrogarmi il diritto di giudicare gli altri.
Padre nostro – Ave Maria
Pillola di saggezza: « Solo chi è cattivo crede che tutti lo siano»