Dove vai
19 aprile – Martedi’ santo
Dal Vangelo di Giovanni
Simon Pietro gli disse :« Signore dove vai ?». Gli rispose Gesù:
« Dove io vado, tu ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi».
Pietro disse: « Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la
mia vita per te!». Rispose Gesù : « Darai la tua vita per me? In
verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non
m’abbia rinnegato tre volte».
Signore, dove vai? Bella domanda, quella di Pietro. Il Signore va dove c’è bisogno di lui,
dove c’è qualcuno da consolare da correggere, da salvare, da confermare. Gesù si fa
presente anche per metterci in guardia di fronte ai limiti che qualche volta, possono
portarci a dire « io credo», ma poi la fede finisce nel dubbio o nel rifiuto.
Gesù c’è per aiutarci a crescere, rinsaldando ciò che in noi è debole e confermando
ciò che è radicato sulla sua Parola.
“No comment”, sarebbero le uniche parola da dire. Pietro vuole seguire Gesù, ma Lui lo
smonta. In fondo Pietro poteva essere un aiuto a Gesù nel momento del bisogno, del-
la solitudine, della prova, ma invece Gesù stesso smorza tutte le convinzioni del suo
discepolo. Ma perché? Semplicemente perché ci conosce! Gesù sa che lo amiamo, ma sa
anche che siamo fragili, e per questo di fronte ai nostri fioretti spirituali e ai buoni propositi
quaresimali ci smonta come per dire: “Guardali davvero dentro, non pretendere di
toccare il cielo con un dito, prova semplicemente a portare il cielo in te; non pretendere la
santità senza cadute, ma dalle cadute costruisci la santità!”. Il Signore non ci vuole
“burattini della fede”, ma cristiani consapevoli della nostra storia.
O Signore, noi vogliamo seguirti,
venire dietro a te, imparare da te, ascoltarti, imitarti…
Ma quanto è difficile, a volte!
L’entusiasmo a tratti si ferma e la paura frena la corsa con te.
Riempici di quella forza che ci rende autentici e coraggiosi
nel decidere sempre di rimanere con te,
costi quel che costi, fino alla fine, fino alla croce,
per essere poi avvolti nella luce della tua Risurrezione. Amen.
Guardarsi dentro è difficile, ammettere la verità
di se stessi a volte costa fatica e dolore;
riconoscere che si è normali in un cammino di fede
spesso si confonde con il fallimento.
Signore Gesù, concedimi di essere normalmente Santo,
pronto a rialzarmi e consapevole che la
“perfezione” è diversa dall’essere perfetti come te!
Signore Gesù, aiutami a diventare santo,
semplicemente normale,
e a guardarmi dentro guardando te. Amen.
Ultimo aggiornamento (Lunedì 18 Aprile 2011 07:35)