Compie molti segni
16 aprile
Dal Vangelo di Giovanni
I capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero:
« Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se
lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in Lui, verran-
no i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra
nazione». Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote
quell’anno, disse loro :« Voi non capite nulla! Non vi ren-
dete conto che è conveniente per voi che un solo uomo
muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera».
Che cosa fare? Questo si domandano i capi dei sacerdoti e i farisei. Forse, anzi certamente,
sarebbe stato meglio domandarsi come potere arricchirsi il più possibile del prezioso
insegnamento che Gesù stava dando loro. E invece la condanna, la decisione di metterlo
fuori gioco.
Certo, qualche volta Gesù ci sconvolge e ci scuote con la sua persona e la sua Parola,
ma lo fa solo per il nostro bene. A noi essere docili e generosi nel lasciarci guidare da Lui.
Dio si serve della croce per salvare l’uomo, mostrando il suo amore sconfinato per tutti,
anche per coloro che lo appendono. Così, mentre la morte pensa di aver vinto sulla vita,
la vita batte la morte con l’amore.
Ancora oggi, siamo chiamati a testimoniare quest’amore sulle orme di Gesù, cogliendo
la bellezza in ogni cosa, denunziando il male che serpeggia tra di noi. Non avere fretta,
però: Gesù sa aspettare, e, come affermava don Pino Puglisi, « nessun uomo è lontano
dal Signore. Il Signore ama la libertà, non impone il suo amore. Non forza il cuore di
nessuno di noi. Ogni cuore ha i suoi tempi, che neppure noi riusciamo a comprendere.
Lui bussa e sta alla porta. Quando il cuore è pronto, si aprirà».
Signore Gesù Cristo,
tu che sei la luce vera, illuminaci con la luce della tua presenza.
Aiutaci ad interpretare i segni del tuo amore,
con i quali confermi la delicatezza, l’attenzione, il rispetto
e la preoccupazione di Dio per il bene
di ogni suo figlio, per il mio bene.
In Te io possa sempre trovare rifugio e ascolto,
benevolenza e perdono.
Tu che sei il Figlio, aiutaci a vivere bene da figli. Amen.
Bussa tu, Signore, al mio cuore,
ed abbi pazienza con me perché anche se i miei tempi
non sono i tuoi, anche se i miei pensieri
sono ancora lontani dai tuoi
e pur se non sono pronto a percorrere
interamente le tue vie
so che lontano da te provo tanta nostalgia e inquietitudine.