ritorno a casa
26 Marzo
Dal Vangelo di Luca
Il figlio minore ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza ed
io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre ho peccato verso il cielo e
verso di te; non sono degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si
alzò e torno da suo padre.
Al centro della scena c’è un Padre che ama i suoi due figli : uno giovane e l’altro un po’ più
grande:nella loro storia, le nostre storie: pretendono di ricevere il dono, partono, sperperano, si
trovano nel bisogno, rientrano in se stessi, tornano, si arrabbiano…si agitano nel labirinto delle
loro contraddizioni. Il Padre, rispetta la loro libertà fino a lasciare che il minore se ne vada di ca-
sa, per seguire i suoi sogni, rivelatisi alla fine degli incubi da cui fuggire. Il minore, dopo l’euforia
iniziale e lo spreco ad essa legato, capisce che l’amore di cui era circondato a casa non lo può
comprare con la parte di eredità che gli spettava. Il più grande, anche se non si è allontanato da
casa, ci vive come un estraneo e non gode né della ricchezza né dell’amore di cui è oggetto.
Entrambi i figli devono compiere ognuno per la propria parte un cammino di conversione, di
riscoperta del volto del Padre, il quale invece regala, aspetta, si commuove, festeggia, esce per
convincere…Dio è così: stabile nella semplicità di un’incondizionata fedeltà. A noi l’impegno di
accogliere il dono: quello di non fuggire o scappare dal tenero abbraccio della sua Misericordia.
Padre Buono e Misericordioso,
spesso mi sono perso dietro mille illusioni e chimere…
Proprio come il figlio sperperatore,
ho cercato la felicità lontano da te,
dimenticando che senza il tuo amore io non sono niente.
Padre Buono e Misericordioso,
ti chiedo perdono per quando mi sono eretto a giudice
e ho dato per scontato di essere sempre nel giusto,
senza la capacità di comprendere il punto di vista dell’altro.
Padre Buono e Misericordioso,
perdonami per tutte quelle volte che non sono stato capace
di affidarmi completamente a te
e di abbandonarmi fiducioso nel tuo abbraccio.
Padre Buono e Misericordioso,
concedimi il dono di un sincero e sereno ritorno a casa.
Amen.
Padre, tu conosci ciò che porto dentro di me: i miei pensieri,
le mie preoccupazioni, i sogni da realizzare, ma più di tutto
conosci il mio bisogno di non sentirmi abbandonato da tutto e
da tutti. Accoglimi nella mia povertà e debolezza, fammi
riscoprire la gioia di essere figlio amato e mai dimenticato!
Così potrò essere nel mondo fermento di pace e di unità.
Amen.
Ultimo aggiornamento (Martedì 06 Settembre 2011 09:25)