Gesù è venuto a liberarci dallo spirito del male.
JMJ MADRID - Martedì 30 Agosto 2011
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Padre, donami la capacità di saper predisporre il cuore e la mente
all’ascolto della tua Parola.
Dal Vangelo secondo Luca ( 4,31-37)
Gesù insegna a Cafàrnao e guarisce un indemoniato
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato
insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola ave-
va autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; comin-
ciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno ? Sei venuto a rovinarci?
Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!».
E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che
comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fa-
ma si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
COMMENTO
Gesù è agli inizi della sua predicazione in Galilea, sta muovendo
i primi passi per annunciare il suo Vangelo, la buona notizia rivolta
a tutti: che il Padre suo è il Dio di immensa tenerezza, pieno di cu-
ra per tutti i suoi figli e figlie, amati fin dall’eternità. E le parole di Ge-
su hanno autorità; quando lo ascoltano tutti rimangono stupiti, an-
che perché l’amore del Padre, che Gesù annuncia, è reso visibile
dai suoi gesti e dalle sue azioni.
L’episodio narrato nel Vangelo di oggi ne è un chiaro esempio: Ge-
su liberando quell’uomo presente nella sinagoga dallo spirito im-
mondo che lo affliggeva, rivela che il Dio che egli annuncia, il Padre
suo e Padre nostro, è il Dio che si prende cura delle sue creature,
liberandole dal male e dal timore. Questa liberazione può far paura
anche a noi, e possiamo gridare forte: « Basta! Che cosa vuoi da
noi, Gesù Nazareno?», ma Gesù, anche se deve lottare con tutto
se stesso, è qui per ascoltare il vero grido del nostro cuore: quello
della nostra sete d’amore, quello del desiderio di essere figli amati.
E’ per questo che oggi Gesù è qui, per te, per renderti figlio amato
da lui.
Preghiera
Gesù, mio Signore, tu oggi vieni a me per gridare al mio cuore
Un’immensa verità: che io in te sono figlio amato dal Padre
Da sempre, da tutta l’eternità.
Ora voglio aprirti il mio cuore: Tu che leggi la mia sete d’amore,
le mie ferite e le mie gioie, liberami dalla paura di essere amato,
di essere figlio in te, e fa’ che lo Spirito possa gridare
nel mio cuore, in un sospiro, solo questo:
« Padre mio, Abbà, io mi abbandono a te!».
Padre nostro – Ave Maria.
La pillola di saggezza : Tu eri dentro di me e io ti cercavo fuori.