L'incredulità di quelli di Nazaret per Gesù.
JMJ MADRID - Venerdì 29 Luglio 2011 – Santa Marta.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Signore, fa’ che il mio cuore e la mia mente siano sgombri e liberi
Da ogni altro pensiero all’infuori di te.
Dal Vangelo secondo Matteo ( 13,54-58)
In quel tempo Gesù, Venuto nella sua patria , insegnava nella loro sinagoga e la
gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi?
Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi
fratelli , Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte
da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo
di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua
patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità , non fece molti prodigi.
COMMENTO
Il rischio, nel credere di conoscere già il Signore Gesù, è quel-
lo di non volerlo più incontrare, di non volerci più stupire per-
ché fra noi diciamo:« so tutto di lui » oppure « che cosa ho da
condividere, l’ho incontrato, l’ho conosciuto, ognuno cammina
per la sua strada». Questo è l’atteggiamento meno evangelico
che possiamo assumere.
Il Signore invece in tutto e per tutto è una bomba, perché fa
esplodere le sicurezze, anche più armate, del nostro cuore. Pro-
viamo a portare nella nostra vita questo brano. Potremmo dire:
« Gesù, non è forse quello conosciuto negli anni di religione a
scuola?», oppure:« E’ lo stesso Gesù su cui ci hanno annoiato
per cinque anni a catechismo? Non ne voglio più sapere». Il
rischio è di essere dei giovani cristiani non credenti in Cristo.
Cosa allora ci chiede di fare il Signore? Di liberare il nostro cuore
Da quelle certezze o da quel «ho sentito dire che…» e incontrar-
Lo veramente a faccia a faccia, camminare con lui, ascoltarlo,
sedersi a tavola e poi riconoscerlo nello spezzare il pane come è
successo per i discepoli di Emmaus.
Quest’oggi prova a ritagliarti un po’ di tempo, magari mezz’ora,
per l’adorazione personale davanti al tabernacolo che contiene
l’Eucaristia. Ripeti nella preghiera, con calma:« Signore, sono
qui per incontrarti, vieni a vivere nella casa del mio cuore». Sa-
rebbe bello che questo fosse l’appuntamento di ogni giorno.
Preghiera
Signore Gesù, dammi un cuore nuovo, che ti sappia
accogliere come novità.
Dammi un cuore capace di stupirmi,
perché lo stupore è il frutto della continua conversione a te.
Dammi un cuore in grado di convertirsi,
perché accogliendoti di nuovo nella mia vita
io possa essere un uomo nuovo, trasformato dal tuo amore.
Signore, dammi un cuore che sappia amare
E non desideri altro che amarti e non ami altra cosa se non te solo.
Padre nostro - Ave Maria-
La pillola di saggezza: Se credi che il Signore vive in te, ovunque tu abbia
Uno spaio per vivere hai anche uno spazio per pregare.