gESù SPIEGA LA PARABOLA DEL BUON SEME E DELLA ZIZZANIA.
JMJ MADRID – Martedì 26 Luglio 2011 – Santi Gioacchino e Anna.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Padre, donami la capacità di sapere predisporre il cuore e la mente al-
l’ascolto della tua Parola.
Dal Vangelo secondo Matteo ( 13,36-43)
Spiegazione della parabola della zizzania
Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spie-
gaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il
buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del
Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo .
La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie
la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo
manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti
quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pian-
to e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro.
Chi ha orecchi, ascolti!
COMMENTO
« Chi ha orecchi ascolti!». Questa affermazione con la quale il Si-
gnore Gesù termina il suo discorso può risultare ridicola se non
addirittura scontata. Ci vuole forse prendere in giro? Tutti, chi più
chi meno funzionanti abbiamo due orecchi.
Il Signore in realtà ci vuole far riflettere, attraverso l’uso proprio de-
gli orecchi, sulla dimensione dell’ascolto. Domandiamoci dunque
che ascoltatori siamo: come quelli che prestano attenzione a ciò
che vieni loro detto senza interiorizzare troppo, oppure come quelli
che non odono solo con la mente ma anche attraverso gli orecchi
del cuore? A quali tipo di uditori corrispondiamo noi nei confronti
della sua Parola? L’ascolto è il primo passo per costruire una rela-
zione fra due persone e quindi è attraverso l’ascolto della parola
di Dio che matura un rapporto con il Signore. Non ci può essere
amicizia con lui se non si dialoga, se non si accoglie la sua Parola.
Nel rapporto con lui, già da questa pagina di Vangelo, il Signore
ci aiuta a scorgere la conseguenza di questo ascolto: la mietitura
dove il grano e la zizzania verranno raccolte insieme. Che possibi-
lità abbiamo? Un buon giardiniere o studioso di agraria potrebbe
suggerirci un diserbante che protegge il buon seme e lo lascia cre-
scere, ma distrugge quello cattivo. Questa soluzione, per il campo
della nostra anima, è ascoltare la Parola, dialogare cioè con Gesù
e alimentare quel rapporto di amicizia e di grazia. Solo così costrui-
amo in noi quel Regno al quale ci ha chiamati. Oggi ripeti più volte
nel tuo cuore prima di incominciare qualsiasi cosa, di incontrare
qualcuno: « Signore, dammi orecchi e cuore docili alla tua Parola».
Preghiera
Signore, donami orecchi capaci di ascoltare non solo la mia voce
ma anche la tua. Dammi orecchi pronti all’ascolto con il cuore, per
costruire una relazione di amicizia con te, per far crescere nel mon-
do quel seme buono che hai piantato dentro di me per l’edificazio-
ne del tuo Regno.
Padre nostro - Ave Maria.
La pillola di saggezza: Se ti lasci possedere dalla Parola
Ascolterai persino il tuo silenzio.