LE PARABOLE DEL REGNO.
JMJ MADRID - Lunedì 25 Luglio 2011 – San Giacomo Apostolo.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Aiutami oggi, Signore, ad ascoltare davvero la tua Parola e ad accet-
tare anche ciò che di difficile mi dirai.
Dal Vangelo secondo Matteo ( 13,31-35)
Parabola del granello di senape
In quel tempo, Gesù espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile
a un granello di senape , che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più
piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’or-
to e diventa un albero , tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Parabola del lievito
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito , che una donna prese e
mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Le folle ascoltano solo parabole
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non
con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.
COMMENTO
Con il brano di oggi il Signore ci vuol far compiere un passo in a-
vanti. Per farci comprendere la portata del Regno, utilizza due si-
militudini molto semplici, ma che allo stesso tempo si lasciano di-
sorientati. Da una parte parla di un granello di senape mentre dal-
l’altra del lievito. Proviamo a sciogliere questi riferimenti. Il granel-
lo di senape racchiude in sé tutta una dimensione di piccolezza
e di semplicità, ma allo stesso tempo ha un’alta prospettiva: diven-
tare la pianta più alta dell’orto. Con il battesimo siamo chiamati al-
la vita con Cristo, viene cioè piantato in noi il seme della santità.
Quando infatti i nostri genitori ci hanno portato al fonte battesimale
è stato loro chiesto:« Che cosa chiedete alla Chiesa per questo
bambino?» e loro, seguendo il rito della celebrazione, hanno ri-
sposto: « La fede». Forse inconsapevolmente i nostri genitori han-
no domandato alla Chiesa di aiutarci a far crescere il seme della
santità piantato da Dio nel terreno del nostro cuore. Questo aiuto
però necessita prima di tutto di essere accolto e riconosciuto:
come può la Chiesa aiutarci in un cammino che non ci accorgia-
mo di aver intrapreso? O come possiamo far crescere una pianta
che non scorgiamo fra le tante del nostro giardino? Oggi il Signore
ci chiede una crescita seria e matura di noi stessi non solo sotto
l’aspetto umano, ma anche spirituale divenendo pianta robusta
nella fede e lievito che fa crescere la pasta della Chiesa nella testi-
monianza. Nell’arco della giornata prova a passare in una chiesa,
magari quella in cui hai ricevuto il battesimo, e ad avvicinarti al fon-
te battesimale domandandoti:« A che punto sono del mio cammino
di fede?».
Preghiera
Signore, metti sul mio cammino persone capaci di aiutarmi a far
rescere il piccolo seme che hai voluto piantare nel giardino del-
la mia anima il giorno del battesimo. Rendimi un testimone auten-
tico dell’incontro con te così che, anche grazie a me, la Chiesa
cresca come la pasta quando lievita, fiorisca e germogli come la
pianta di senape divenendo robusta presenza del tuo amore per
l’uomo di ogni tempo.
Padre nostro – Ave Maria.
La pillola di saggezza: La fede è come un bastone: un appoggio sicuro.