Il coraggio di annunziare il Vangelo!
JMJ MADRID - Sabato, 9 Luglio 2011 –
Sant’Agostino ZHAO RONG e Compagni.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Spirito Santo aiutami a ricordare sempre che senza la tua Parola non
posso affrontare ciò che La Parola mi chiede e mi dice.
Dal Vangelo secondo Matteo (10, 24-33).
Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
Parlare apertamente e senza timore
Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri! Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
COMMENTO
Il discepolo di Gesù può fermarsi davanti alla paura? Non giochia-
Mo ad una scommessa cieca tra bene e male. Quanti « chissà»,
quanti « e se poi » abitano la nostra vita? La paura che « uccide»
è quella di non decidere. La paura di trovare qualcosa che ci impe-
gni. La scelta è responsabilità, ma nel caso della fede è risposta
a Gesù che ha già vinto la morte.
Nella vittoria del Risorto posso vedere piccoli e finiti i miei peccati,
le mie fragilità e paure. Infatti non sono più chiuso nelle tenebre
del frammento quotidiano, ma godo dello sguardo panoramico di
Dio sulla storia in cui l’ultima parola spetta all’amore.
Partendo dall’incontro rinnovato con Gesù, esco dalle tenebre e an-
nuncio dalle terrazze il segreto di Dio per l’uomo?
Cioè con le mie relazioni comunico speranza o sono « profeta di
sventura»? Annuncio la gioia del Risorto o l’oppressione e l’ango-
scia di chi non vede un oltre? Ma quale è questo annuncio da gri-
dare dai tetti? Guarda quanto Dio si è fatto piccolo e sa amare le
cose piccole che ha incontrato: vuoi che lasci andare perduti i suoi
missionari? Non di certo!
Preghiera
Guardo a te con fiducia, Gesù maestro,.
Fammi conoscere le tue e guidami sui tuoi sentieri,
immergimi nella tua morte, sollevami nella tua resurrezione,
fa’ di me un narratore della tua tenerezza, del tuo amore.
Signore, la mia speranza, il mio credo,
tu sei con noi fino alla fine del mondo!
Padre nostro – Ave Maria.
La pillola di saggezza: Non permettete ai vostri sentimenti
Di farvi deviare dalla vostra strada.