La missione dei dodici.
JMJ MADRID –Mercoledì, 6 Luglio 2011 – Santa Maria Goretti.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Fortifica, o Padre, attraverso la tua Parola, la mia fede e donami
l’umiltà necessaria per mettermi al tuo servizio.
Missione dei Dodici
10. Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri
per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea
suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bar-
tolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Tad-
deo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò , ordinando loro: «Non andate fra i
pagani e non entrate nelle città dei Samaritani ; rivolgetevi piuttosto alle pe-
core perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il
regno dei cieli è vicino.
COMMENTO
Gesù chiama per nome cioè chiama proprio me. Non è pos-
Sibile che proprio a me domandi di scacciare gli spiriti impuri,
guarire ogni malattia, andare predicando alle pecore perdute
che il Regno è vicino? Cosa vuol dire discepolo di Gesù?
«Da questo sapranno che siete miei discepoli, se avrete amo-
re gli uni per gli altri» (Gv.13,35).
Un proverbio dice: « chi vuol fare il santo, fa la bestia», cioè
siamo fatti per volare nel piano di Dio, ma siamo chiamarci a
non bruciarci le ali. Il nostro compito è avere come meta la per-
fezione dell’amore del Padre, convertirci, mantenere il deside-
rio rivolto a Gesù. Ma una volta che la meta è chiara, dirigiami-
ci verso di essa a passi piccoli, costanti e concreti.
Partiamo dalla preghiera del cuore: che sia sincera. Il bambino
piccolo può proporsi:« Gesù, cercherò di essere più buono».
Il ragazzo più maturo dice: «Signore, quando la mamma mi do-
manda di scendere in cantina a prendere l’acqua, aiutami a
staccarmi dalla Playstation», oppure « Signore, io quella per-
sona non la sopporto, aiutami e comincia a perdonarla tu, pia-
no , piano poi arrivo anch’io!».
Passi anche minuscoli, ma veri. La testimonianza del Regno
vicino è la mia vita; Gesù non invia maestri, ma testimoni. Dio
non ha fatto il mondo come un asilo, ma ha un progetto di Re-
gno per uomini e donne, veri costruttori di comunione per la
umanità, a partire da chi ci è accanto a scuola, sul lavoro, al
pab...
Non è facile, occorre allora allenamento: la preghiera, la Paro-
la è una vita sacramentale robusta.
Preghiera
Signore Gesù, rendici un cuore solo e un’anima sola in te.
Fa’ che sentiamo l’urgenza verso i fratelli,
specialmente quelli più lontani e sofferenti nel cuore;
rendici gioiosi e seri testimoni della tua risurrezione.
Ti ringrazio perché non mi ha fatto mancare nulla,
mi hai chiamato per nome con sguardo innamorato;
fa’ che passo dopo passo possa rispondere a questo amore,
distribuendone anche ad altri secondo il loro bisogno. (At.4,32-35)
Padre nostro – Ave Maria.
Pillola di saggezza:Tutta la cultura vale meno di un’Ave Maria.