La Parola che guarisce.
JMJ MADRID – Venerdì 24 Giugno 2011- Natività di S. Giovanni Battista.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Signore, fa’che il mio cuore e la mia mente siano sgombri e liberi
da ogni altro pensiero all’infuori di te.
Guarigione di un lebbroso
8 Scese dal monte e molta folla lo seguì. Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostra
davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Tese la mano e lo toccò
dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli
disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e pre-
senta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».
COMMENTO
In questo capitolo si passa al fare!
Gesù scende dal monte dove ha istruito i suoi discepoli sull’essere
radicati nella Parola, sul fare la volontà del Padre. Scende dal mon-
te come Mosè, per dare le « dieci parole» al popolo, ma ora la Paro-
la si è fatta carne in Gesù; egli è la Parola che dona vita. Essa opera
in modo straordinario in noi: ci rende figli.
Gesù però non scende dal monte da solo, ma con molta gente, sim-
bolo della Chiesa che si avvicina ai fratelli bisognosi.
Il miracolo del lebbroso mondato è il segno del dono della vita nuova.
La guarigione dalla lebbra è un’azione che solo Dio, padrone della vi-
ta e della morte, può compiere.
Dobbiamo ricordare che chi era affetto da lebbra veniva emarginato
dalla società, dalla famiglia, dal popolo. Non aveva più nessuna di –
gnità. Gesù ridà la dignità umana al malato. Gesù stende la sua ma-
no verso il lebbroso, verso ognuno di noi.
Lui è lì che aspetta che chiediamo il suo aiuto. La fede è toccare, o
meglio essere toccati da Gesù. Lui da sempre vuole la nostra salvez-
za, aspetta solo che anche noi la vogliamo.
Preghiera
Signore, nella messa ripetiamo:
« Ma dì soltanto una parola e io sarò salvato…».
Ti chiedo di dire anche per me almeno una parola,
ti chiedo di intervenire nella mia vita per purificarla.
Ti chiedo di farmi guardare con occhi nuovi tutti i malati,
perché tu mi insegni che sono da accogliere e da amare.
Ti chiedo di aiutarmi a lasciarmi toccare da te, dalla tua Parola:
essa rende la vita un autantico progetto verso la salvezza.
Padre nostro – Ave Maria.
La pillola di saggezza : La Parola che non diventa opere diventa…parole.