8 GENNAIO – BATTESIMO DI  GESU’ – Anno  A

Tra i misteri della vita di Cristo il Battesimo riveste un’importanza singolare e per questo la liturgia lo commemora con solennità.

Con questa celebrazione si conclude il tempo del Natale pur meditandosi un momento della vita adulta di Gesù. E se da una parte continuiamo a riflettere sul mistero dell’incarnazione, dall’altra iniziamo a ripensare la vita adulta di Gesù e la sua missione.

Nel Battesimo la voce del Padre manifesta, in una nuova epifania, e riconosce in Gesù il Figlio amato, il Messia inviato ai poveri e, con lo Spirito che si posa su di  lui, lo consacra sacerdote, profeta e re.

Un tempo la liturgia celebrava in un unico momento l’adorazione dei Magi, il miracolo di Cana e il Battesimo al Giordano, avendo  questi tre eventi, in vario modo,   come contenuto la manifestazione di Gesù.

In questa manifestazione che il Padre fa del Figlio, Gesù manifesta la sua solidarietà iniziata con l’incarnazione, con l’umanità.

Siano così  introdotti nel mistero  di Gesù: vero uomo, che porta su di sé i peccati del mondo e venuto per salvarci, vero Dio, che ci libera dalla colpa, dandoci lo Spirito  e rendendoci figli di Dio, rigenerati nel lavacro e « interiormente rinnovati  a sua immagine ». Dono dello Spirito Santo e figliolanza divina: sono i doni del Battesimo cristiano, che oggi particolarmente richiamiamo alla memoria.

Nella colletta iniziale preghiamo dicendo: « Padre onnipotente ed eterno, che dopo il  battesimo nel fiume Giordano proclamasti il Cristo tuo diletto Figlio, mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo, concedi ai tuoi figli di adozione, rinati dall’acqua e dallo Spirito, di vivere sempre nel tuo amore ».

Prima Lettura: Is 42,1-4.6-7.

Il Messia,  « Servo di Dio »,  sarà mediatore di salvezza con la sua obbedienza e umiltà, e con le sue opere di misericordia realizzerà  gesti come  aprire gli occhi ai ciechi, liberare  i carcerati, sarà « luce delle nazioni » e « alleanza del popolo ». Già dopo il suo Battesimo, Gesù invera la profezia di questo  « Servo di Dio », dichiarando nella sinagoga si Nazaret, dopo aver letto la profezia di Isaia, che questa Scrittura si stava adempiendo: il Battesimo al Giordano è atto di docilità, di umiltà e di compassione per noi

Seconda Lettura: At 10,34-38.

Nel suo Battesimo Gesù inizia il suo cammino di salvezza per tutti gli uomini: « Dio non fa preferenze di persone » - predica san Pietro - : Gesù Cristo è il  « Signore di tutti ». E infatti a  tutti gli uomini è destinata la buona novella della « pace », e perciò il Vangelo e i sacramenti, di cui il primo è il Battesimo. Può essere un proposito in consonanza con la festa di oggi quello di voler bene  a tutti, senza preferenze che ledono la carità, che turbano lo stare insieme.

Vangelo : Mt 3,13-17.

Giovanni, predicando un battesimo di penitenza e di conversione, preparava l’avvento de Messia, indicato come colui che doveva venire. Così Gesù, il giusto, unendosi con gli ingiusti, si reca al Giordano dove c’è Giovanni che battezza. Questi, al vederlo, si ribella alla domanda di Gesù di voler  ricevere da lui il Battesimo, perché, riconoscendo in Gesù colui che « è più forte di lui », di  cui non era  « degno di sciogliergli il legaccio dei sandali » e a cui aveva dedicato tutta la sua opera di preparazione, implicitamente afferma che la salvezza da lui annunziata e che ha atteso, lui non è in grado di realizzarla.

Ma Gesù risponde : « Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia ». Giovanni, davanti al mistero dell’umiltà di Gesù, del suo servizio, della sua azione che purifica ogni peccato dell’uomo, acconsente a compiere il gesto.  Dopo il battesimo, Giovanni, che ha visto lo Spirito scen-dere su Gesù e ha  udito la voce del Padre, che lo manifestava il Figlio prediletto, vedendolo venirgli  incontro, lo addita come l’ « agnello di Dio che toglie i peccati del mondo », venuto per realizzare la giustizia di Dio, attraverso, come testimonieranno gli apostoli, la sua morte e la risurrezione, poiché « Chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo sangue » (At 10,43).

Così, con la  celebrazione del Battesimo del Signore, termina il tempo della preparazione e inizia il tempo della missione di salvezza di Gesù.

Quello di Gesù è dunque un esempio che si contrappone alle nostre pretese sovente orgogliose dettate dalla superbia. Gesù si mette all’ultimo posto, gravato anche dai nostri  peccati.

Ultimo aggiornamento (Sabato 07 Gennaio 2023 10:26)