20  APRILE – VEGLIA DI PASQUA

« Notte di grazia »: cos’ chiamiamo questa notte di veglia pasquale.

Una veglia di ascolto, di orazione, di riti.; una veglia che ci associa ai fratelli e che ci induce nell’intimo della coscienza e del raporto personale con Dio.

Per prima cosa questa veglia sarà illuminata dal Cero pasquale, intorno al quale sentiremo il preconio o l’elogio fatto ai grandi interventi di Dio nell’umanità, che ora si compiono pienamente in Gesù Cristo. Giungiamo a dire: « Felice colpa, che meritò di avere un cos’ grande redentore! ».

Seguono diverse letture bibliche: grandi pagine a memoria e a testimonianza della salvezza. La loro proclamazione suscita la risposta  del canto salmodico e della nostra preghiera, che domanda di ricevere la grazia dell’evento commemorato.

Con la certezza che Cristo è risorto celebriamo l’Eucaristia, dove è inserito il rito del Battesimo, Cresima ed Eucaristia. I tre sacramenti dell’iniziazione cristiana – Battesimo, Cresima, Eucaristia – rendono presente il mistero pasquale e ce ne fanno partecipi.

Via via che i riti sacramentali si svolgono, il primo sentimento è quello della gratitudine per il dono che già abbiamo da tanti anni ricevuto. Ne comprendiamo il significato e ne assumiamo nuovamente gli impegni, non raramente disattesi. Ma propria la Santa Settimana che sta culminando ci ha ricondotti a viverli più coerentemente, e forse a riavere la grazia perduta.

Partiamo dalla Veglia saziati « con  i sacramento pasquali ». Dopo aver celebrato la carità di Dio resta da attestarla con la nostra fraternità in una comunità cristiana, a cui portare la « la gioia del Signore risorto ».

E’  RISORTO !

Uomo, che attonito, guardi la croce,

contempla Colui che in modo atroce

vi fu confitto e non alzò la voce,

e vi morì abbastanza precoce.

Se pur dagli intimi venne tradito

e come uomo apparve un fallito,

quando nel sepolcro fu seppellito

sembrava che tutto fosse finito.

E quando nel sepolcro fu deposto

a Ponzio Pilato venne proposto

che un sigilhlo alla pietra fosse apposto

per custodir quell’uomo ad ogni costo.

Dopo tre giorni, come aveva detto,

uscì dal sepolcro che era protetto;

apparve a Maria con bello aspetto,

issipandole ogni dubbio sospetto.

Egli è risorto e ha vinto la morte,

cambiando così dell’uomo la sorte;

ha aperto del Regno l’eterne porte

e la Chiesa ha reso sua consorte.

Accogli, uomo, il messaggio di speranza,

segui Cristo Signore con costanza;

vivrai allora con beata esultanza,

finché entrerai nell’eterna adunanza.

Pasqua  2014.                            Don Nino Lo Grasso

A U G U R I

PER   LA  SANTA   PASQUA  2014

A   TUTTE LE  FAMIGLIE

NEL   SIGNORE    RISORTO