30 Marzo – Veglia pasquale  della Notte Santa.

                 La veglia della liberazione.

 

La Veglia pasquale è il cuore e il centro dell’Anno liturgico. Da essa si irradia ogni celebrazione e il sacrificio pasquale di Cristo sta come culmine di questa veglia.

I gesti, i simboli, la Parola danno a questa celebrazione cristiana una connotazione unica. Essa rappresenta una grande catechesi della storia salvifica. In questa Veglia la Chiesa vi celebra la risurrezione di Gesù e in essa viene concluso il cammino dei catecumeni che vi ricevono i sa-cramenti della iniziazione cristiana.

 Rivisitazione della storia della salvezza.

La Parola di Dio ripropone la storia della salvezza e di quanto Dio ha operato per Israele e continua a fare nel nuovo popolo redento da Cristo Signore. La memoria realizza nel presente della vita della Comunità cristiana,  per mezzo dello Spirito Santo, ciò che Cristo ha operato con la sua morte e risurrezione.

   Nella Pasqua cristiana vi è un’attuazione, un compimento di una memoria-presenza del mistero di Cristo che unisce tutta la storia della salvezza, dalla creazione alla fine della storia salvifica.

   In questa Veglia viene rivissuta la Pasqua del Signore con il suo passaggio salvifico nella notte dell’uscita dall’Egitto; la Pasqua dei Giudei, che ogni anno la celebrano come memoriale con la cena pasquale; la Pasqua di Cristo con il suo “passaggio da questo mondo al Padre” con la sua passione, morte e resurrezione; infine la Pasqua della Chiesa celebrata attraverso il sacramento  dell’Eucaristia.

   La celebrazione di questa memoria-presenza di Cristo che vince la morte e risorge è proclamata nell’oggi della salvezza e nell’attesa della Pasqua eterna del cielo.   

 Il simbolismo dei segni e la Parola.

 Attraverso i simboli del fuoco nuovo, da cui si accende il Cero pasquale,  e della luce, il Cristo viene proclamato come Luce del Mondo, che risorge glorioso e disperde le tenebre del male del cuore e dello spirito. Dal Cero vengono accese le candele dei fedeli, popolo di Dio,nato dalla Pasqua del Cristo, che ricevono da Cristo la luce che li illumina nel loro cammino verso l’altare dove si farà memoria del mistero pasquale del Signore.

   Con l’inno al Cero pasquale e nella proclamazione della Parola di Dio si passano in rassegna le meraviglie della creazione e degli interventi di Dio nella storia d’Israele, meraviglie che trovano in Cristo la loro pienezza: « Se  fu grande all’inizio la creazione del mondo, ben più grande, nella pienezza dei tempi, fu l’opera della nostra redenzione, nel sacrificio pasquale di Cristo Signore » ( prima orazione della Veglia).

   Tutta   la Parola di Dio che viene proclamata  in questa notte è una meravigliosa sintesi della storia della salvezza.

   Nel consapevole certezza di fede che la Pasqua di Cristo tutto realizza e ricapitola, la Chiesa meditano le opere che Dio ha compiuto  per l’uomo. Gli eventi e ciò che Dio ci promette egli li realizza nel nostro oggi. diventano realtà attuali e dono di salvezza per il nostro spirito, che godrà del loro pieno compimento nella celebrazione della Pasqua eterna.

 La liturgia battesimale.

Legata alla liturgia della Veglia pasquale, fin dai primi tempi della Chiesa, vi è la celebrazione del battesimo di coloro che chiedono di essere annessi alla Comunità della Chiesa: l’immersione del catecumeni con Gesù nella sua morte, simboleggiata dall’immersione nell’acqua del fonte battesimale, realizza nello loro spirito un risorgere alla vita di Dio.

La benedizione del fonte battesimale ricorda che la grazia del battesimo non scaturisce dall’acqua come segno materiale ma dallo Spirito.  Nel battesimo si è generati come nuove creature dallo Spirito Santo, per cui si diventa figli di Dio e membri del popolo  della nuova Alleanza. Con coloro che saranno battezzati la Chiesa rinnova la propria fede trinitaria e la propria fedeltà al dono ricevuto e agli impegni di testimonianza assunti in virtù del battesimo.  Con l’Unzione crismale e la partecipazione all’Eucaristia nell’unica celebrazione pasquale l’adesione battesimale è realizzata in pienezza.

 Liturgia Eucaristica.

La Chiesa con i nuovi battezzati condivide l’unico pane del banchetto eucaristico. Il cristiano, divenuto figlio di Dio, libero dalla morte è aperto alla speranza; riconciliato dal peccato è ricolmo della gioia. L’essere pienamente inseriti nella Pasqua del Cristo risorto avviene proprio nella comunione del pane e del vino, che nell’Eucaristia diventano Corpo e Sangue di Cristo.

   Questo momento è il punto culminante, il vertice dell’anno liturgico, il momento della pienezza. Il convito è il segno e l’anticipazione della vita nuova e del regno promesso.

    Nutriti allora dalla Parola di Dio, illuminati dalla sua luce, rigenerati  nel battesimo, i cristiani sono chiamati in questa Veglia a farsi luce del mondo, portatori della sua Parola, annunciatori del mistero salvifico di Cristo Risorto. In questa Veglia il cristiano che vive intensamente la sua fede trova il suo programma di vita nel  Cristo morto e risorto per lui.