26Dicembre–SantoStefano,protomartire.

Dal Vangelo secondo Matteo (10,17-22)

 I  missionari saranno perseguitati

  Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe ;   e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza  a loro e ai pagani.  Ma, quando  vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte , perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire:  infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito  del Padre vostro che parla in voi.

 Il fratello  farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno.  Sarete odiati  da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà  perseverato fino alla fine sarà salvato.  Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico : non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo .

 Fa sempre effetto in questa settimana di nascite e prodigi fermarsi a contemplare il martirio di Stefano. La testimonianza è il giudizio di Dio sulla storia e sugli uomini di ogni tempo! Anche oggi dirsi cristiano può costare la vita. Pensiamo ai paesi come la Nigeria, il Kenya, la terra Santa e tanti altri paesi dell’Africa e dell’Asia.

Non sono pochi i cristiani ( vescovi, religiosi. Laici) che, a causa del Vangelo hanno fatto la scelta preferenziale per i poveri, per la loro liberazione, per i loro diritti. Sono odiati non solo per la loro fede, ma anche per l’impegno per la liberazione dei fratelli che si fonda sulla passione per Dio e sulla passione per i poveri che Dio ama. La testimonianza di questi fratelli ci provoca profondamente, fa “arrossire” ogni alibi che cerchiamo per giustificare la tiepidezza di un cristianesimo, a volte, troppo comodo. Alla prima risatina, alla prima canzonature, al primo diverbio, difficoltà o dolore, tutto il cammino di anni rischia di crollare! Certo non tutti siamo chiamati a un “martirio di sangue”, ma tutti siamo chiamati a vivere radicalmente il Vangelo, l’ dove siamo.. C’è una testimonianza che siamo chiamati a vivere silenziosamente ogni giorno a partire dalla  responsabilità della propria vita e che non è meno gradita a Dio! « Vengono, invece, le pazienze. Le pazienze, queste briciole di passione, che hanno lo scopo di ucciderci lentamente per la tua gloria, di ucciderci senza la nostra gloria. E noi le lasciamo passare con disprezzo, aspettando – per dare la nostra vita – un’occasione che ne valga la pena. Perché abbiamo dimenticato  che come ci sono rami che si distruggono con il fuoco, così ci sono tavole che i passi lentamente logorano e che cadono in fine in segatura. Perché abbiamo dimenticato che se ci sono fili di lana tagliati netti dalle forbici, ci sono fili di maglia che giorno per giorno  si consumano sul dorso di quelli che l’indossano.

Ogni riscatto è un martirio, ma non ogni martirio è sanguinoso: ce ne sono di sgranati da un capo all’altro della vita. E’ la passione delle pazienze .» (M.Delbrel)

 ? Mi informo sui luoghi in cui i cristiani sono ancora perseguitati e prego per loro?

 Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.

 Signore Gesù, che  hai dato a santo Stefano la forza di testimoniarti per primo fino al dono della vita, e di perdonare i propri accusatori come hai fatto tu, alimenta in noi la fierezza e il coraggio di esserti testimoni credibili nel mondo. Amen.

At 6,8-10.12; 7,54-60; Sal 30,3-4.6.8°.16-17; Mt 10,17-22.