18 Marzo – IV Domenica  di Quaresima

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv.3,14-21).

Il fariseo e il pubblicano

Disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’in-

tima presunzione  di essere giusti e disprezzavano gli altri:  

«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo

e l’altro pubblicano.  Il fariseo, stando in piedi, pregava così

tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri

uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pub-

blicano.   Digiuno due volte alla settimana e pago le decime

di tutto quello che possiedo”.  Il pubblicano invece, fermatosi

a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo,

ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me pec-

catore”.  Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a

casa sua giustificato, perché chiunque si esalta  sarà umiliato,

chi invece si umilia sarà esaltato».

 Dio ha mandato il suo Figlio perché il mondo si salvi

per mezzo di lui. Da un lato c’è il « mondo » che non crede ed è

condannato, le « tenebre », le « opere malvagie », coloro che

« fanno il male e odiano la luce »; dall’altro lato il « mondo » che

crede ed è salvato, « le opere fatte da Dio », coloro che « opera-

no la verità e vengono alla luce ». Attorno a questi due versanti

si organizza l’umanità intera, dice Gesù nel dialogo notturno con

Nicodemo. Cristo è la discriminante, ma è anche il segno vivo

dell’amore del Padre che « ha tanto amato il mondo da dare il

suo Figlio  unigenito e che vuole che il mondo sia salvato per

mezzo di lui » (vv. 16-17). Nella storia si svolge come un pro-

cesso ( il « giudizio ») in cui il bene, cioè il Cristo, diventa

l’imputato principale contro il quale si scaglia il male. La cro-

ce è apparentemente il sigillo  definitivo di questo dibattimen-

to giudiziario: Cristo è « innalzato » sulla croce come un con-

dannato (vv.14-15). Ma è proprio questa « elevazione » in cro-

ce la radice del ribaltamento del processo: « Io, quando sarò

elevato da terra, attirerò tutti a me » (12,32).

      PERDITA   E   GUADAGNO

        Aiutami, o Signore,

     a sostenere il mio credo incerto

e così acquisire il tuo stesso Giudizio sul mondo

      ma con verdetto da Crocifisso,

affinché mi salvi già qui e ora.

Sentenza d’amore che rovescia le prospettive

e i criteri attraverso i quali ho sempre costruito

presente e avvenire nel desiderio di galleggiare,

vincere ed affermarmi: falsi punti di riferimento.

                      Amen.