4 Marzo - Domenica

La  trasfigurazione

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro ,

Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte,

in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro  

e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime :

nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche.

 E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù.  

Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello

per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te,

una per Mosè e una per Elia».  Non sapeva infatti che cosa  dire,

perché erano spaventati.  Venne una nube che li coprì

con la sua ombra e dalla nube uscì una voce:

«Questi è il Figlio  mio, l’amato: ascoltatelo!».

E improvvisamente, guardandosi attorno,

non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.

 Domanda  su Elia

    Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare  

ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo

fosse risorto dai morti.  Ed essi tennero fra loro la cosa ,

chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

Dio stipula l’alleanza con Abram fedele.

Dio squarcia la notte oscura della fede di Abramo

e si rivela con un gesto simbolico, carico mi speranza:

« Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle.

tale sarà la tua discendenza » (v.5). E Abramo ritorna

con entusiasmo  e fermezza al suo « amen», usato ap-

punto nel versetto 6 accanto al termine tecnico della va-

lidità dei sacrifici, « accreditare »: il sacrificio che Dio

gradisce e che rende « giusto »l’uomo è l’adesione quo-

tidiana di fede. Dio allora conferma solennemente il suo

impegno con Abramo attraverso la rivelazione  notturna

dei versetti 17-18. Gli animali squartati e divisi, attraver-

so i quali passano i contraenti fanno parte del rito dell’al-

lenza per cui ci si augura la stessa sorte se si diventa

trasgressori del patto. In questa visione chi passa in mez-

zo agli animali divisi è solo Dio, che s’impegna con la sua

grazia rivelandosi all’uomo come alleato benefico e salva-

tore: « Alla tua discendenza io do questa terra »(v.18).

        VESTI  BIANCHE

Quando i problemi aggrediscono

le sponde del mio rigagnolo

le onde vorrebbero risucchiarmi…

tu, Dio, di vesti bianche invadendomi

trascina l’anima all’esperienza del Monte,

tempo dell’intimità al culmine,

perché t’assimili in sentimento e parole…

Poi accompagnami a valle, nell’amicizia

ove i già morti risusciti e in te ci trasfiguri,

in pienezza accanto. Amen.