29  Febbraio - Mercoledì

Dal Vangelo secondo Luca ( Lc.11,29-31)

 Il  segno di Giona

  Mentre le folle si accalcavano, Gesù  cominciò a dire: «Questa generazione

  è una generazione malvagia; essa cerca un segno ,

  ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona.  

  Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive,

  così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.  

  Nel giorno del giudizio, la regina del Sud  si alzerà contro gli uomini di questa generazione

  e li condannerà, perché ella venne  dagli estremi confini della terra

  per ascoltare la sapienza di Salomone.

  Ed ecco, qui vi è uno più  grande di Salomone.  

  Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Ninive

  si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno,

  perché essi alla predicazione di Giona  si convertirono.

  Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona.

 

A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona.

Giona è stato un « segno » con la sua predicazione

per gli abitanti di Ninive, così Gesù proclama di essere

il « segno » supremo dell’azione misericordiosa di Dio.

Chiedere miracoli strepitosi per accettare la verità della fede è spesso un pretesto per restare

 nell’incredulità. I Miracoli, come fondamento della nostra fede

Nella divinità di Cristo, esistono già e sono sufficienti, come dice San Giovanni : « Questi segni

 sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate

 la vita nel suo nome » (Gv. 20,31).

    IN CERCA DI UN SEGNO

A volte, Signore, siamo una generazione come quella di cui oggi ci parli: cerchiamo un

 segno, vogliamo vedere, desideriamo toccare con mano. Non ci accontentiamo di quello che

 vediamo, vogliamo sempre di più, sempre di più… E, invece, tu ricordi a me e a tutti noi

che la fede è più forte dei segni, che prima di pretendere di vedere dovremmo avere la forza e

 l’audacia di credere, come tu hai, più volte,  chiesto nel Vangelo.

   Credo in Dio e nell’uomo quale immagine di Dio.

   Credo nella gioia, la gioia di ogni stagione,

   di ogni tappa, di ogni aurora, di ogni tramonto,

   di ogni volto, di ogni raggio di luce

      che parta dal cervello, dai sensi, dal cuore.

   Credo in  te che fai tutto questo per amore in me.