JMJ  MADRID – Sabato  24   Settembre 2011

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Spirito Santo, aiutami a ricordare sempre che senza la tua forza non

posso affrontare ciò che la Parola mi chiede e mi dice.

Dal Vangelo secondo Luca  ( 9, 43b-45)

Secondo  annuncio della passione

Mentre tutti erano ammirati  di tutte le cose che faceva, disse ai suoi discepoli:  «Mette-

tevi bene in mente queste parole: il Figlio  dell’uomo sta per essere consegnato nelle

mani  degli uomini».  Essi però non capivano  queste parole: restavano per loro così mi-

steriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo ar-

gomento.

COMMENTO

I discepoli non capiscono le parole di Gesù. Non le capiscono o non

vogliono capirle. C’è forse il desiderio forte di pensare che stare con

Gesù significhi vivere in serenità sempre.

Gesù oggi ci ricorda che per essere discepoli bisogna prendere ogni

giorno la croce e seguirlo, che chi si dice cristiano deve essere pron-

to a soffrire, a faticare, a superare le difficoltà.

Certo, sarebbe bello se il battesimo, ovvero l’entrata ufficiale nella

Chiesa, bastasse per farci avere una vita comoda, ma sarebbe anche

un po’ triste: che gioia dà, infatti, una vita in cui tutto si ottiene senza

Il minimo impegno? Le gioie più belle, le soddisfazioni più grandi, si

ottengono quando ci si mette l’anima, quando in gioco c’è la nostra

Voglia di dare il massimo.

La fede è questo: accettare che seguire Gesù è una grande gioia ac-

compagnata da un grande impegno, è una grande avventura accom-

pagnata dalla croce. Ricordiamoci però che la croce, per eccellenza

simbolo di sofferenza è anche e soprattutto simbolo di amore e di gioia,

simbolo di libertà e di vita, simbolo di ogni cristiano, simbolo che rap-

presenta ognuno di noi.

Preghiera

Gesù, è difficile seguirti! A volte mi chiedo chi me lo fa fare.

Non potrei mollare tutto?

Poi però, se ti guardo sulla croce,

comprendo che le sofferenze che provo

non sono nulla in confronto a quelle che tu hai patito, anche per me.

Quindi ti ringrazio, perché ho capito

che solo offrendo il mio dolore e le mie preoccupazioni,

tu li trasformi e doni loro un senso,

anche se, come di discepoli,

non sempre riesco a capire subito il perché.

Aiutami ad affidarmi sempre a te.

Padre nostro – Ave Maria.

La pillola di saggezza : Gli ostacoli che incontriamo sul nostro cammino

                                       sono fatti per essere abbattuti, non per abbatterci.